Diana, la nostra sarta, racconta:

"La passione per questo lavoro è nata quando ero bambina.
Ricordo il mio entusiasmo quando mia madre mi portava con lei dalla sarta, provavo un'ammirazione e una curiosità tale per questo mestiere che già da bambina giocavo a tagliuzzare tutto, e la mia povera mamma, disperata, era costretta a nascondere tutte le forbici della casa. La mia passione per la sartoria cresceva insieme a me e non c'era altro al mondo che mi facesse sentire così appagata. Mi ricordo ancora quando chiesi alla mia nonna di lasciarmi in eredità la sua macchina da cucire.

Era chiaro che volessi fare questo lavoro ed inziai molto giovane a confezionare in serie, fino a lavorare in ditte di alta moda. Una cosa però non mi faceva sentire completamente soddisfatta, il fatto che le persone non dessero così tanta rilevanza al lavoro sartoriale, confezionato a mano, ma che preferissero un abito "perfetto" prodotto in serie.

Finalmente, all'interno di questo progetto, trovo valorizzato il lavoro artigianale e non c'è nulla che mi renda più orgogliosa di sentire le nostre clienti felici di indossare un capo che le faccia sentire bene. Mi riempie di gioia sapere che una donna che acquista un capo annasumisura è una donna consapevole dell'importanza che hanno nel 2020 il lavoro manuale e la produzione sostenibile.

Quando conobbi Cristiana, ho pensato fosse una sognatrice e quella sua voglia di indossare e far confezionare capi manualmente mi convinse a collaborare con lei. E devo aggiungere che per me fu impossibile resistere a lavorare questi tessuti dai colori meravigliosi e dalle fibre naturali. Creare è dare forma al proprio destino."